Passa ai contenuti principali

CRITICA DELLA RAGION PURA


 La "Critica della ragion pura" di Immanuel Kant è un'opera filosofica fondamentale in cui l'autore esplora la natura della conoscenza umana. Kant distingue tra conoscenza a priori e a posteriori, sottolineando il ruolo delle categorie della ragione nell'organizzazione della nostra esperienza del mondo. Questo testo analizza i limiti della ragione umana e la sua capacità di comprendere la realtà. Kant affronta temi complessi come la metafisica, l'epistemologia e la filosofia della mente, offrendo una visione innovativa che ha avuto un impatto significativo sulla filosofia moderna.

La conoscenza a priori, secondo Immanuel Kant, si riferisce alla conoscenza che non deriva dall'esperienza sensoriale, ma è innata o precede l'esperienza. Kant sosteneva che alcune verità, come le leggi della logica e le categorie della ragione, sono conosciute a priori e sono fondamentali per la nostra comprensione del mondo. Questo tipo di conoscenza fornisce le basi su cui costruiamo la nostra comprensione della realtà, indipendentemente dall'esperienza empirica.

La conoscenza a posteriori, secondo Kant, è quella che deriva dall'esperienza sensoriale e dall'osservazione del mondo esterno. Questo tipo di conoscenza si basa sull'esperienza empirica e sull'apprendimento attraverso i sensi. Kant distingueva tra conoscenza a priori e a posteriori per sottolineare le diverse fonti e modalità attraverso cui acquisiamo conoscenza.


Commenti

Post popolari in questo blog

CARTESIO

Egli nasce il 31 marzo 1596  da una nobile famiglia di avvocati a  La Haye , in Turenna (Francia). Compie i primi studi in casa sotto la guida di un precettore e successivamente in un collegio gesuita, dove studia logica, fisica, matematica e le dottrine umanistiche. Finito il collegio e compiuti i 18 anni decide volontariamente di entrare nell’esercito , dal quale uscirà sotto consiglio di Isaac Beeckman: scienziato olandese che lo spingerà a concentrarsi sullo studio della matematica e della fisica.  In seguito  viaggia molto  e si reca anche in Italia, dove soggiorna a Venezia, Roma e Firenze. Entrando in contatto con numerosi studiosi e soprattutto con il cardinale Pierre de Bérulle, approfondisce la sua conoscenza scientifica  e il suo pensiero sulla religione . A causa dei suoi scritti, in cui elabora una nuova tipologia di pensiero che viene considerato eretico  e i mmorale , viene vietato l’insegnamento della sua dottrina in diverse università. Subirà un trattamento che a trat

GALILEO GALILEI

Galileo Galilei  nasce a  Pisa  nel  1564 . Dal punto di vista storico ci troviamo nella Toscana della  Controriforma , un periodo molto particolare e complesso in cui non vi è una vera e propria libertà di espressione a causa della chiesa. Il  padre , Vincenzo Galilei, era un  musicista . Nonostante non fossero una famiglia nobile, il padre desiderava che Galileo avesse una formazione culturale all’altezza, e nel corso della propria vita farà di tutto affinchè ciò accada; mentre la madre desiderava per il proprio figlio un futuro nella mercanzia. Egli dimostra la verità della eliocentrica copernicana, la quale non è in contrasto con la Bibbia, infatti fede e scienza hanno competenza e linguaggi diversi. Galilei critica anche il ''principio di autorità'' che determina un sapere astratto caratterizzato da finalismo ed essenzialismo, IL MONDO DI CARTA. Inoltre elabora il metodo scientifico articolato in:  1. SENSATE ESPERIENZE, cioè esperienze compiute mediante i sensi, o

GIORDANO BRUNO

Giordano Bruno  nasce a Nola nel 1548 . A 18 anni entra nell'ordine dei domenicani . Si sposta nelle principali città europee. Le sue concezioni di materia e infinità dell'universo fanno capire la sua ideologia. Rimane in carcere per sette anni e subisce due processi. La morte nel 1600 per volere dell'Inquisizione ne istituisce l'immagine di martire, celebrato negli anni successivi per il suo valore. Giordano Bruno si forma soprattutto in convento; era legato a Erasmo da Rotterdam . Era affascinato dalla figura di Cristo ma in seguito lo prese come esempio negativo. Si contrappone a Cristo che considera come cattivo mago, a differenza di se, considerato buon mago. Alla morte Cristo si lamentava, Bruno "bestemmiava" contro Cristo. Fu un grande autore di opere teatrali e la sua vita era quasi un'opera teatrale. Anche alla morte mise in piedi una rappresentazione e trasformò se stesso in accusatore e i giudici in accusati. Egli afferma che l'universo è un